venerdì 24 marzo 2017

Fase di edipo

Freud colloca in questo momento la nascita del complesso di Edipo. La fase orale e la fase anale hanno come piacere il corpo stesso del bambino, mentre nella fase fallica con la formazione del complesso di Edipo , arrivano delle esperienze emotive e affettive molto forti che porteranno alla soluzione o meno della Sindrome di Edipo che, se non. Solitamente il complesso di Edipo si manifesta intorno ai anni e dura fino ai 6-anni. Scopri cosa vuol dire complesso di Edipo , a che età si manifesta, come riconoscerlo e cosa succede se non viene superato correttamente dai bambini, dando vita al complesso di Edipo negli adulti.


In questo senso il complesso edipico si delinea come una fase normale della costruzione dell’identità sessuale del bambino e del suo sviluppo emotivo.

Edipo (gr. Οἰδίπους) mitologia Eroe greco del ciclo tebano. Edipo era figlio dei sovrani di Tebe, ossia Laio e Giocasta, mentre lui era un fanciullo, i suoi genitori decidono di andare dall’oracolo per chiedere le sorti di suo figlio, lui dice che Edipo. Nella fase orale ed anale, la libido dell’individuo è auto-erotica (cioè il desiderio sessuale è rivolto verso sé stessi), mentre. Questa fase viene definita da Freud come complesso di castrazione: nei confronti del proprio desiderio, il bambino ritiene che la punizione inflitta dal padre sia giusta.


Il complesso di Edipo finirà per esprimersi, quindi, attraverso attacchi di collera ed incubi notturni. Il triangolo edipico genitori-figli si trova in tante altre culture, vedi libro tibetano dei morti. La fase edipica segna la genitalizzazione della sessualità.


Complesso di Edipo : Definizione.

Verso i due – tre anni il bambino comincia a mostrare un rifiuto incosciente nei confronti del genitore dello stesso sesso a favore di quello del sesso opposto. Questa fase si risolve da sola, con un’identificazione progressiva con il genitore del proprio sesso. L’origine del concetto: il mito di Edipo ed Elettra.


Per quanto riguarda i soggetti di sesso maschile, Sigmund Freud identificò il complesso di Edipo , in riferimento alla tragedia di Sofocle, Edipo re. Un po’ di storia: chi era Edipo ? Come anticipato, il complesso edipico fu introdotto per la prima volta da Freud nella sua teoria psicoanalitica per spiegare quella particolare fase di vita del bambino in cui lo stesso presenta una forte attrazione verso il genitore del sesso opposto. Il nome deriva dalla leggenda di Edipo , re di Tebe, che, inconsapevolmente, uccide il padre Laio e sposa la madre Giocasta. Nella teoria psicoanalitica, indica il complesso di desideri, provati da un bambino nei confronti del genitore di sesso opposto ed accompagnati da un corrispondente sentimento di rivalità nei confronti del genitore dello stesso sesso. Secondo Freu che dedicò molti studi alla psicologia infantile e in particolare alle sviluppo delle pulsioni sessuali dei bambini, il complesso di Edipo rappresenta una fase fondamentale della crescita ed è il momento in cui si gettano le basi per la sessualità adulta.


Fase che Freud descrive risolutiva. Una volta entrati in quest’ulteriore fase si può ritenere superato il complesso di Edipo o di Elettra. Inizia così a invidiare il pene e odiare la madre. La ritiene inconsciamente responsabile della sua mancanza.


La fase della castrazione quindi è superata e inizia a desiderare chi possiede ciò che gli è negato. Anche la bambina deve superare il complesso di Edipo. Si tratta di una fase fondamentale per il suo sviluppo.

Alberto Perconte Licatese. Nel corso di mezzo secolo, passato tra studio ed insegnamento, non so da quanti dubbi sono stato tormentato in generale, in specie per i dilemmi provocati dall’accento tonico di alcuni dispettosi nomi propri o comuni italiani di origine greca e confesso che ancor oggi non. L’attrazione innocente per il genitore di sesso opposto, il suo diniego o imbarazzo, il ritrarsi del bambino e la conseguente rimozione nell’inconscio sono vissuti dolorosi, alla base di rapporti tormentati nell’adulto.


E come si può affrontare? Da un punto di storico, la tragedia di Edipo (che si sviluppa nel bambino maschio) risale ai. Il nome scelto per questo fenomeno deriva dalla tragedia greca “ Edipo Re” di Sofocle e la vicenda lì narrata, con il protagonista Edipo che, inconsapevole, uccide il padre Laio e sposa la madre Giocasta, ben si presta a interpretazioni fuorvianti del complesso di Edipo.


Spesso e volentieri, per fortuna, il complesso di Edipo si rivela una fase passeggera: man mano che il bambino si identifica con il genitore del proprio sesso, tutto passa. Teorizzato da Freu questo complesso comprende una serie di comportamenti che fanno a capo della stessa dinamica. Occorre infatti spiegare al bambino che può diventare aggressivo, che non potrà mai sposarsi né con suo padre, né con sua madre, ma che troverà un’altra persona con la quale potrà fare ciò che fanno i genitori. Freud coniò questa dicitura ispirandosi al mito di Edipo Re.


Ogni fase corrisponde allo sviluppo delle zone erogene che poi si conosceranno una volta grandi. La teoria, iniziata da Sigmund Freud a partire dal complesso di Edipo , fu completata da Gustav Jung.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

Post più popolari